Letteratura:
Nonostante mi occupi essenzialmente di generi considerati "bassi" come possono essere romanzi fantasy e thriller e fumetti supereroistici, la mia formazione letteraria è fortemente influenzata dalla letteratura romantica tedesca (una delle mie tesi magistrali verteva su Novalis ed Eichendorff) e inglese, così come da quella modernista e in misura minore post-modernista. Escludendo i Romantici, tra i miei autori preferiti ci sono Kafka, Cervantes, Shakespeare, Tolstoy, Wilde, elencati in ordine assolutamente sparso e ben conscio delle enormi differenze che intercorrono fra loro. Una menzione in particolare deve poi essere fatta per Milan Kundera, del quale ho letto l'intera bibliografia sia per ciò che riguarda la narrativa che i saggi: infatti è proprio dopo aver terminato di leggere il suo L'insostenibile leggerezza dell'essere che ho realizzato di voler scrivere a mia volta. Ecco, ora sapete con chi prendervela.
Musica:
Pur essendo un pessimo musicista (strimpellatore di basso insieme ad amici), amo ascoltare musica spaziando fra vari generi musicali, dall'hard rock e heavy metal classico al pop e rock degli anni '80 e '90, dalla musica classica barocca al symphonic metal nord-europeo.
Qualcuno potrà infatti notare la massiccia presenza di riferimenti musicali in miei lavori quali Il mostro senza nome, Maschere e sempre crescente in That Spooky Girl.
Altro:
Un influsso enorme sulla mia sensibilità artistica arriva certamente dal lontano oriente, in particolare dal Giappone con i suoi manga ed anime, dei quali sono stato e sono tuttora un avido lettore e telespettatore. Il mio autore preferito è sicuramente Naoki Urasawa (come deducibile dal titolo del mio secondo romanzo), genio narrativo purissimo dal quale chiunque voglia scrivere una storia può a mio giudizio imparare. I miei gusti nell'ambito delle produzioni nipponiche sono comunque piuttosto variegati, andando dai seinen (oltre Urasawa, sono anche un fan di Kentaro Miura e Hiroiko Araki, col quale condivido la passione per musica rock/pop e alta moda) e passando dai cari vecchi shonen per arrivare persino ad alcuni shojo (forse ecco spiegata la massiccia presenza di personaggi femminili nei miei romanzi).
Per ciò che riguarda l'ambito cinematografico, le saghe storiche con le quali sono cresciuto negli anni '80 e '90 hanno lasciato un grosso segno specialmente per ciò che riguarda il mio approccio al genere fantasy: chi volesse potrebbe infatti trovare più di una citazione di Star Wars tra le pagine di La porta!