Below are some previews from my books, with the synopsis of the novels and their initial pages to give you a taste of what to expect.
The section is in Italian, as I wrote those books in my native language.
I will soon add English material with the previews of Diaries of the Great Fall and The Gate of Fate, so stay tuned!
Al momento non avete libri da leggere o semplicemente volete scoprire autori non ancora famosi e nuovi romanzi? Allora siete nel posto giusto!
Qui sotto oltre a leggere le trame potete anche scaricare liberamente le parti iniziali dei miei libri, così da potervi addentrare un po' nella storia prima di decidere se siete (come mi auguro) interessati a proseguire nella lettura!
Trovate anche alcuni estratti dei libri sulla mia pagina Facebook!
Il lontano mondo di Gaea è da secoli dominato dai nobili, dispotici depositari di un arcano sapere alchemico che conferisce loro sconfinati poteri ed un'innaturale giovinezza. L'imperatrice Zephira, ultima esponente della loro stirpe, è disposta a scatenare una guerra di proporzioni apocalittiche pur di impossessarsi delle fonti di energia che le permetterebbero di di espandere i suoi domini non solo sull'intero pianeta ma anche in nuovi mondi. La sola speranza di salvezza per i popoli di Gaea è riposta nell'azione di pochi gruppi di ribelli sparsi ai quattro angoli del mondo che ancora hanno il coraggio di opporsi all'arrogante e brutale potere dei nobili. L'incombente minaccia della guerra finirà anche per sconvolgere la tranquilla vita di Anastasia, una giovane ragazza il cui sogno è quello di diventare una pittrice affermata e che invece si troverà costretta ad affrontare l'imprevedibile svolta presa dal proprio destino.
Un libro fantasy che procederà a ritmo sempre più serrato col proseguire della lettura, trasportandovi pagina dopo pagina in un mondo fantastico ricco di personaggi memorabili ed emozionanti avventure!
Anastasia intanto aveva seguito il consiglio dell’elfo e si era andata a nascondere dietro uno degli speroni di roccia che emergevano dalla strada. Si domandava se Ville sarebbe stato in grado di scappare dopo essersi nuovamente messo a combattere: capiva che lo faceva essenzialmente per proteggerla, ma una fuga ogni tanto poteva essere una scelta più intelligente rispetto alle sue solite spacconate da eroe; se si fosse fatto ammazzare, non ci sarebbe stata infatti più alcuna possibilità di salvarsi per lei. Se solo Ellen o Gerard fossero stati lì, tutto sarebbe stato sicuramente più semplice.
Si alzò e si allontanò ancora di qualche iarda, così da non trovarsi coinvolta nella battaglia che sarebbe potuta scaturire: essendo disarmata, sarebbe stata completamente alla merce dei goblin e allora a poco sarebbero valsi gli sconsiderati atti di eroismo di Ville. Aveva fatto solo pochi passi quando si arrestò come paralizzata di fronte all’ombra nera che le era comparsa davanti. Sulle prime Anastasia pensò che si trattasse di Ellen, ma dopo pochi istanti realizzò con terrore che non si trattava della sua amica ma di qualcosa di completamente diverso. Fece per scappare, ma la sua paura era tale che incespicò andando a finire distesa a terra come una pelle d’orso. Si rialzò in fretta e furia e si girò per vedere cosa stesse facendo quella cosa orrenda, che però se ne stava ancora immobile nel punto in cui era comparsa. La ragazza cercò di scrutarla meglio ma improvvisamente l’ombra la oltrepassò raggiungendo in un battito di ciglia la comitiva di goblin. Senza essere ancora riuscita a realizzare quanto stesse succedendo, Anastasia si spostò da dietro la roccia che le fungeva da riparo per vedere che cosa stesse accadendo.
Un freddo autunno come tanti. Un'aspirante cantante costretta a farsi largo fra le frustrazioni della vita quotidiana, uno scrittore alla ricerca della propria musa, una spietata assassina senza nome braccata da un determinato ispettore di polizia, una cospirazione che coinvolge personaggi apparentemente intoccabili. Storie e vite discrepanti, che si ritrovano a condividere lo stesso palcoscenico per uno strano scherzo del caso.
Delitti, inseguimenti e colpi di scena, ma anche storie di amicizia, di amore e di ambizioni: un'avvincente esplorazione dell'animo umano che unisce azione e riflessione. Dove si trova il confine che separa le persone dai mostri?
Calò il silenzio fra loro. La ragazza vestita di nero restò a fissarlo con un mezzo sorriso sulle labbra, che pareva denotare più stanchezza che non reale soddisfazione. A scandire il tempo soltanto il battere della pioggia.
“Chi diavolo sei tu?” le chiese Cody con un filo di voce.
“Chi sono io?” ripeté la persona che gli stava davanti, col tono incerto di qualcuno che davvero si stava ponendo quell'interrogativo. “Chi sono io … chi ti avevo detto di essere? Era Lori Grisdale la ragazza che avevi conosciuto? Oppure era … chi era?”
La ragazza si passò una mano sul viso, come se stesse disperatamente cercando una risposta a quella domanda all’apparenza così banale e scontata. Cody la vide strofinarsi l’occhio destro per qualche momento, e quando lei abbassò la mano poté notare il suo sguardo bicromatico.
“Io non sono nessuno.” gli disse con voce rotta da una risatina nervosa. “Io sono soltanto un mostro senza nome.”
Cody ebbe in quel momento l’assoluta certezza che la persona che aveva di fronte fosse del tutto pazza. Per un momento, quando lei si era messa a parlargli con tono pacato esprimendo con una certa tranquillità il proprio rassegnato punto di vista, si era quasi illuso che fosse possibile farla in qualche modo ragionare, ma quell’ultimo ed improvviso segno di cedimento nervoso distrusse ogni sua flebile speranza. La ragazza che vestiva di nero era un’assassina che lo aveva imprigionato dopo essersi finta un’altra persona, che gli aveva confessato senza esitazioni tutti i suoi crimini e che adesso diceva di essere un mostro senza nome. Ciò significava che era una pazza delirante. E che lo avrebbe sicuramente ucciso.
Nuovo capitolo della mia saga fantasy!
Se vi siete appassionati alle vicende dei protagonisti di La porta, non potete assolutamente perdervi questo seguito, in cui verrà fatta nuova luce sull'origine dei nobili e sulla storia di Gaea e dei suoi popoli. Anche se l'era di terrore dell'imperatrice Zephira è infine giunta al termine, la pace e l'armonia nel mondo di Gaea sono minacciate da un misteriosa presenza riemersa da un lontano passato da tempo dimenticato. Gli equilibri raggiunti al termine dell'ultima battaglia contro i nobili sono messi in pericolo da sospetti reciproci fra le grandi nazioni, inconsapevolmente manovrate da un misterioso e spietato burattinaio. Anastasia, Ville, Gerard e Tobi si troveranno perciò loro malgrado coinvolti in nuove e pericolose avventure, opposti a quello che si rivelerà essere il più terribile nemico che abbia mai minacciato il mondo di Gaea.
Si avvicinò ad un ampio tavolo da lavoro situato dietro al macchinario collegato ai sarcofagi e prese uno dei libri che vi giacevano appoggiati. Non avrebbe mai sperato di ricevere un simile aiuto, ma dopotutto non era la prima volta che la persona che aveva redatto quel volume aveva involontariamente ed inconsapevolmente facilitato la realizzazione del suo grandioso progetto.
“Prepara la nave, Kaliban: voglio salpare prima dell’alba.” ordinò l’uomo al suo servitore, che fatto un grossolano inchino si affrettò ad uscire dalla stanza per eseguire il comando appena impartitogli.
Le donne velate e gli uomini mascherati che trasportavano il baule erano invece rimasti in attesa sulla soglia, quasi fossero incapaci di eseguire alcuna azione non esplicitamente richiesta dal loro padrone. Quest’ultimo intanto aveva nuovamente allacciato il proprio spadone sulla schiena ed indossato il mantello, celando il proprio volto col cappuccio. Nella sua mano sinistra reggeva il piccolo volume rilegato in cartone intitolato 'Il mio viaggio attraverso Gaea: cronache della caduta di Zephira', un libro illustrato che era stato pubblicato a Rosenland da poco meno di un anno, riscuotendo subito un enorme successo di pubblico: l’autrice era una certa Anastasia Dinara, una ragazza di Dolenaria che tre anni prima era stata suo malgrado protagonista degli eventi che avevano condotto al collasso dell’impero di Xerad, dei quali riportava testimonianza in quel libro.
L’uomo incappucciato infilò il volumetto nella tasca interna del proprio abito e si diresse all’esterno del laboratorio, seguito come un’ombra dai suoi silenziosi sottoposti. Era arrivata l’ora di andare a trovare personalmente l’autrice di quell’opera che aveva trovato incredibilmente interessante.
Due storie che affrontano da prospettive diametralmente opposte lo stesso tema.
Piero Bertolino, un libero professionista riflessivo ed un po' impacciato, che coltiva aspirazioni artistiche e il sogno di un grande amore come quelli narrati nei romanzi e nelle poesie; Heinrich van de Leur, un giovane venditore rispettabile, attraente e di successo, ossessionato dalla propria immagine e dalla meticolosità della sua routine. Due personaggi fra loro agli antipodi, l'uno quasi l'immagine speculare ed opposta dell'altro, così come lo sono i due racconti che li vedono protagonisti, Bugie Innocenti e Carnevale, che i loro leitmotif ricorrenti costituiscono l'insieme di eventi a tratti surreale ed onirico e a tratti freddamente realistico che è Maschere: uno sguardo ironico e dalla vena satirica su un mondo bizzarro e caotico, che spesso risulta inquietantemente simile ad una chiassosa sfilata in costume.
Fra tutte le bevande, nessuna a mio avviso coglie il significato dell’esistenza con la stessa accuratezza di un whisky single malt. Non a caso, la parola stessa 'whisky' è un calco dell'espressione gaelica 'uisge beatha', che significa acqua della vita. Ciò che dovrebbe costituire la sua essenza, lo spirito puro, è prodotto dal malto utilizzato e dalla forma degli alambicchi nei quali è distillato il wash prodotto dalla fermentazione; tuttavia, lo spirito puro così ottenuto è ancora un’essenza grezza, imperfetta, priva di un carattere ben definito che la faccia spiccare in mezzo a mille altre, ricordando per certi versi una grappa di modesta qualità. Ciò che fa la differenza, decretando il passaggio da potenza ad atto e trasformando così questo liquido incompleto in quell’entità nobile matura che è il whisky che noi beviamo, è infatti ciò con cui lo spirito entra in contatto, plasmandone lentamente il carattere nelle sue variegate e minuziose sfaccettature. Lo spirito grezzo di uno Scotch single malt è generato dal malto, dall’acqua e in alcuni casi dalla torba scozzese, ma il suo carattere finale è determinato dalle botti in cui è maturato: esse possono essere di bourbon americano, di sherry spagnolo, di porto portoghese, di vino bianco o rosso francese o italiano, o ancora da una combinazione di queste. Solo assorbendo le caratteristiche di ciò che lo circonda lo spirito è capace di assumere complessità, diventando un’entità unica ed inconfondibile.
Un ottimo esempio è una bottiglia in edizione limitata che mi piace considerare il mio negativo, ossia uno Springbank invecchiato 9 anni con maturazione finale all’interno di una botte di Barolo: la distilleria Springbank è infatti una delle poche rimaste ad effettuare autonomamente l’intero processo di produzione, proprio come vuole la tradizione, eppure ciò che rende speciale ed irripetibile il contenuto delle bottiglie in questione è il tempo che lo spirito scozzese ha trascorso a contatto col legno che prima aveva accolto il pregiato vino del Piemonte, trasmettendone la complessa personalità. Uno Scotch single malt guarda contemporaneamente alle sue radici affondate nel territorio che gli ha dato i natali e a paesi lontani che gli permettono di trovare sé stesso ospitandolo in botti dove prima avevano riposato le loro bevande nazionali. L’essenza non è lo spirito, ma il contesto in qui esso si forma e si sviluppa.